venerdì 26 ottobre 2007

Gli orti oggi

Gli Orti di Orfeo” si estendono nel quartiere Santo Stefano, in un quadrilatero compreso tra le vie Orfeo, Rialto, Braina e dè Coltelli.

L’area in questione costituisce l’ultimo esempio di orto ex conventuale in città, un tempo di pertinenza dei conventi di Santa Maria della Vittoria situato in via Orfeo e di Ognissanti situato in via Braina.

Documenti, mappe e testimonianze storiche ne attestano la presenza fin dal Seicento. L’area ha conservato nel tempo la sua destinazione e si presenta come un autentico lembo di campagna dentro le mura della città, con alberi da frutto, (susini, fichi, kaki, ciliegi, rusticani, un vecchio melo, alcuni peri), alberi ornamentali, filari di vite (uva bianca da tavola), fiori, siepi, una peschiera e un pozzo.

In sostanza si tratta di un orto-giardino particolarmente vasto, bello e suggestivo proprio per le sue caratteristiche inusuali, che i cittadini bolognesi conoscono bene e a cui sono affezionati.

Gli Orti rappresentano inoltre un importante polmone verde in un centro storico inquinato e maleodorante e sono responsabili di un buon microclima di cui fruiscono tutti i residenti.

Proprietario degli Orti è il “Pio Istituto delle Sordomute Povere”, una IPAB, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza, la cui attività è finalizzata al mantenimento e all’educazione di ragazze sordomute indigenti.
L’istituto è gestito da un Consiglio di amministrazione composto da 5 membri nominati a vita per cooptazione con un presidente ed un segretario.

Il Pio Istituto ha da tempo e in modo previdente sfrattato il fioraio-vivaista che ha in affitto gli Orti fin dagli anni Sessanta.
Il fioraio se ne va con i suoi fiori e il 31 dicembre il portone di via Orfeo che dà accesso agli Orti chiude.

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